Mirko Visentin

Vivo, scrivo, camino pa’l cortivo.

Libri

Di seguito la mia piccola biblioteca personale, in parte gratuitamente accessibile per la lettura. Non ho incluso ciò che è uscito in antologia o miscellanea.


Il cazzoniere illustrato (MiMiSol, 2023)

A venticinque anni di distanza dalla sua prima stesura, esce in questa preziosa edizione tipografica il Cazzoniere di Mirko Visentin: 13 sonetti metricamente rigorosi, scritti tra il 1997 e il 1998 durante mesi di «studio matto e disperatissimo» della poesia italiana, antica e moderna, con lo scopo di metabolizzarne forme, stili e temi.

A impreziosire la pubblicazione, 11 eleganti illustrazioni di Francesco Schirato, che a differenza di quanto ci si potrebbe aspettare non si limitano a descrivere visivamente i contenuti delle poesie, ma le interpretano nella loro essenza lasciandosi ispirare dai riferimenti letterari in esse contenuti; riferimenti che ritroviamo – a mo’ di soluzione di tanti piccoli enigmi – nell’indice che chiude il volume.

Formato: 14x21cm
Pagine: 32
Interno: stampato a due colori su Fedrigoni Arena Natural Bulk da 140gr
Copertina: stampata su Fedrigoni Materica da 250gr
Rilegatura: brossura cucita filo refe con colla vinilica e dorso a vista (+ 50 copie rilegate a mano con tecnica copta)


Diario di un anno fa (2022-2023)

Più che un libro è un esperimento di pubblicazione, nato a puntate sul mio profilo Instagram tra il novembre del 2022 e l’aprile del 2023 (e da maggio 2024 disponibile in versione integrale anche su questo sito) secondo una cronologia particolare: ogni poesia è stata pubblicata nello stesso giorno in cui era stata scritta un anno prima. La scelta di Instagram non è casuale in quanto grazie a una delle gestualità più sfruttate dell’interfaccia utente – ovvero lo swipe, lo scorrimento orizzontale – viene proposta una lettura su più livelli della stessa poesia: il testo in dialetto, la sua traduzione in italiano, uno spunto di lettura/interpretazione, una foto. Insomma: lo si segue come una serie tv ma lo si sfoglia come un libro…

L’esperimento testimonia il mio ritorno sistematico alla poesia in dialetto (in realtà alla poesia tour court) dopo 10 anni di “altro”, spinto da un periodo di disequilibrio (forse conseguenza della pandemia) che mi ha fatto riscoprire la scrittura come terapia – o consolazione.


Voyeur in Barcellona (Auteditori, 2004)

D’un botto son spariti tutti ed è rimasta solo lei. Io… io c’ero, ero lì che la guardavo, come le cose lì intorno, ma lei non poteva vedermi. Perché è proprio il mio destino, c’è poco da fare: mirar sin ser mirado – guardare senza essere visto. (E ya está.)

Uno stagista italiano a Barcellona. Una bici avuta in prestito. Una relazione finita senza un motivo apparente. Troppe belle ragazze su cui rifarsi, senza però la forza di poterlo fare. Unica consolazione: guardare.


Decide Your Life (Auteditori, 2007)

I soliti quattro tardavano ad andarsene, ma non tanto per la paura di affrontare i numeri del conto. Il giorno dopo Carlo lavorava, Alberto volantinava, Michele scriveva, Luca non sapeva. Oggi come ieri, ma con la voglia e la rabbia di svoltare.

Lo scontro tra le aspirazioni di un gruppo di amici e i problemi della vita quotidiana in un piccolo paese di provincia (Decide your life). Un flashback erotico ambientato tra locali di lap dance e siti porno (Marianna, italiana, indimenticabile). Un cortocircuito sessuale consumato lungo una strada del sesso a pagamento (Statale 14). Tre racconti dal Veneto di oggi.

Fotografie di Francesco Schirato.


Backup (1998-2007) in I dialettanti 1.0 (Edizioni del vento, 2007)

dialettante [dia-let-tàn-te] s.m.s. Giovane versificatore non professionista che debutta nel mondo dell’editoria con testi in dialetto. ¶ Neologismo formato dalla fusione tra i sostantivi dialetto, debuttante e dilettante.

Non è il solito dialetto. Il modo in cui si esprimono Mirko Visentin e Luigi Pozza ha un aspetto al tempo stesso spontaneo e sperimentale, “vissuto” e rielaborato con ingegnosa acutezza. […] Sono segni di vitalità: non solo nel senso di perdurante capacità, da parte dei dialetti veneti, di esprimere una produzione letteraria, ma anche di interesse e passione nei confronti del dialetto tra le generazioni più recenti. Interesse e passione che fanno ben sperare sul futuro della poesia, del dialetto e della stessa civiltà veneta.

A cura di Lorenzo Tomasin
Illustrazioni di Nicola Ferrarese.

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